venerdì 10 agosto 2012

SEI RAZZISTA? Assolto!

Non è una sentenza di qualche Tribunale italiano, ma la ovvia lettura di quello che accade oggi, complice la crisi che tocca (e toglie) profondamente le nostre tasche. Toglie ai polentoni per pagare sprechi, lassismo ed incompetenze di una classe politica (non di un popolo) che, per rimanere al timone di comando, offre a piene mani clientelismo. Esempi che si leggono in "quasi" tutti i quotidiani; uno su tutti: i 28.542 forestali della Sicilia a fronte di 510.000 ettari di superficie boschiva, contro i 4.000 forestali del Canada che conta 400 milioni di ettari a bosco.
Eppure ogni anno assistiamo ai devastanti incendi, che molti dicono causati dolosamente.
Al tavolo di questa politica hanno consumato spudoratamente un pò tutti: dalla destra, dal centro, dalla sinistra. Senza vergogna e fallendo. E questo è solo la punta dell'iceberg di una nazione che si ostina a dichiararsi unita. In questa situazione di debolezza politica si è insinuata la bocca speculativa dei mercati finanziari internazionali, come le iene su un animale allo stremo ed indifeso. Per risolvere la crisi è stato inventato il Governo dei professori che, per raffreddare lo spread, ci hanno svuotato le nostre tasche con una settantina di nuove tasse e di un paio di riforme che stanno producendo più danni che benefici. I cortigiani di Monti, pur non condividendo la politica del Governo, ne appoggiano la parte che serve a danneggiare gli avversari, ma suggeriscono, da sinistra, una nuova mega patrimoniale (così anche i ricchi piangono), da destra, la svendita del patrimonio pubblico (qualcuno di certo ne approffitterà), mentre dal centro, che ha visto nel commissariamento lo strumento per salire al Quirinale, strizzano l'occhio sia a destra, che a sinistra.
E gli sprechi di Stato sono sempre maggiori!
QUALE ALTERNATIVA? La ricetta è sempre la stessa da almeno un ventennio, ed ora, se ne accorge anche la stampa straniera: LA CREAZIONE DI TRE MACROREGIONI: NORD, CENTRO, SUD ED ISOLE proposta da Gianfranco Miglio. Tre Italie legate dal Federalismo sussidiario, dove ciascuna deve sfruttare le proprie risorse, ridimensionando il governo centrale. Miglio scrisse sul tema: "Considerata la pietosa esperienza dello Stato nazionale-unitario (...) l'unica alternativa da tentare è quella costituita dalla consapevole integrazione tra grandi aggregazioni geo-economicamente omogenee: il Nord, il Centro, il Sud e le Isole". 
A queste conclusioni era giunto anche il primo Presidente della Regione Emilia-Romagna (1975), il comunista Guido FANTI, il quale aveva ipotizzato la sua "LEGA DEL PO". Fanti fu intervistato dalla Stampa di Francesco Santini in un articolo dal titolo "Ma nascerà davvero la super regione della Padania?" Alcuni passi significativi dell'articolo: "Alla vigilia dell'incontro Governo-Regioni, Guido Fanti Presidente della Giunta dell'Emilia Romagna rilancia con il tema Padania il ruolo dell'area del Po e giudica improcrastinabile un accordo tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per superare la crisi che ha colpito il Paese (...) Inserisce su questo punto il progetto di un accordo tra le cinque Regioni dell'area del Po e subito aggiunge che la proposta non nasconde l'insidia di scaricare una nuova forza sul governo centrale: vuole al contrario convogliare l'apporto coordinato di un'area geografica che ha in comune un groviglio di problemi irrisolti, di scelte non fatte. Il Presidente della Giunta emiliana individua nel superamento delle vecchie strutture dello Stato centralistico e nella rapida attuazione del nuovo Stato decentrato, la via d'uscita per il Paese".
Il nostro Paese è suddiviso in due sottospecie politiche: la prima, costituita da coloro che vogliono mantenere lo "Status quo" per gestire i propri affari; la seconda, costituita da che vuol cambiare lo Stato, ma nulla fa per cambiarlo, per non perdere la poltrona.
Basta con questa classe politica e con quella che sta alla finestra pronta a prenderne il posto.
Un bel REFERENDUM per spazzare via iene e sanguisughe.