sabato 30 agosto 2008

Sul fronte del Comune

Continua il braccio di ferro tra la Interwell e la Nautiche Portegrandi, entrambe di Portegrandi sulla questione del capannone limitrofo, la cui copertura è costituita da lastre in cemento amianto e dove all’interno sono custodite da quasi un decennio ceneri e residui ferrosi (la stampa locale si è occupata frequentemente del problema).
Nel recente passato mi ero occupato della questione, ottenendo i seguenti risultati:
1. le polveri e i residui ferrosi sono risultati rifiuti speciali non pericolosi, non tossico-nocivi;
2. le lastre di cemento-amianto di copertura sono in ottimo stato e quelle laterali sono state oggetto di una bonifica concertata con l’ASL (le lastre in cattivo stato possono rilasciare le fibbre di amianto che, inalate, possono provocare danni all’organismo);
3. il capannone è stato recintato per impedire intrusioni di ignoti, eventuali sabotaggi e subire ulteriori danni dall’inattività, in attesa della bonifica globale derivante dall’attuazione del Piano di Recupero Edilizio ed Ambientale, approvato dalla Regione;