sabato 30 agosto 2008

Sul fronte del Comune

Continua il braccio di ferro tra la Interwell e la Nautiche Portegrandi, entrambe di Portegrandi sulla questione del capannone limitrofo, la cui copertura è costituita da lastre in cemento amianto e dove all’interno sono custodite da quasi un decennio ceneri e residui ferrosi (la stampa locale si è occupata frequentemente del problema).
Nel recente passato mi ero occupato della questione, ottenendo i seguenti risultati:
1. le polveri e i residui ferrosi sono risultati rifiuti speciali non pericolosi, non tossico-nocivi;
2. le lastre di cemento-amianto di copertura sono in ottimo stato e quelle laterali sono state oggetto di una bonifica concertata con l’ASL (le lastre in cattivo stato possono rilasciare le fibbre di amianto che, inalate, possono provocare danni all’organismo);
3. il capannone è stato recintato per impedire intrusioni di ignoti, eventuali sabotaggi e subire ulteriori danni dall’inattività, in attesa della bonifica globale derivante dall’attuazione del Piano di Recupero Edilizio ed Ambientale, approvato dalla Regione;

Allora, perché tanto clamore sui giornali, scritte e cartelli apparsi recentemente sul sito incriminato? La risposta è che è in corso una lite privata tra l’Interwell e la Nautiche. Basti pensare che l’Interwell opera dal 1999. Perché solo adesso è preoccupata per la salute dei cittadini? Quello che sta facendo è “Procurato allarme sociale” Se le cose vanno avanti ancora, la responsabilità è del Sindaco che non interviene a far cessare la caduta di immagine della Frazione e del Comune. Piuttosto, sarei più preoccupato dell’amianto che esiste nella vicina azienda agricola, che è in pessime condizioni.

...il Pd partito degli acculturati?
Così Massimo D’Alema rispolvera la superiorità morale della sinistra, malgrado gli ultimi risultati elettorali poco esaltanti, e dichiara: “E’ vero che siamo minoranza, ma una minoranza che rappresenta la classe dirigente del Paese in tutti i campi” … “ il Pd si è affermato come il maggior partito nelle grandi aree urbane. Inoltre è senza dubbio il maggior partito nella parte più acculturata del Paese, una forza non certo residuale” … “il Pd è il primo partito tra gli Italiani che leggono libri, che leggono giornali. Ed è molto difficile che chi governa possa cambiare le cose senza il consenso attivo dell’elettorato di centrosinistra”.
La sinistra italiana, pur di eliminare i nemici storici come la Dc ed il Psi, finì col tagliare il ramo su cui stava seduta e spianò la strada dell’avvento di Berlusconi e quindi al dominio incontrastato delle sue televisioni. Vien da sé che la stessa sinistra ha inseguito alla fine il modello di Berlusconi spostando il baricentro dal territorio al video, dall’organizzazione alla personalizzazione, dalle idee agli slogan e, sospinta dalla vanità dei numerosi propri leader, si è tuffata a capofitto ovunque venisse rappresentato lo spettacolo della politica, affollando ogni rete e ogni programma. E i risultati si vedono, caro D’Alema. Ne è prova l’impoverimento sul piano culturale del ceto politico di sinistra, tanto che oggi ci appare sommerso da una sorta di analfabetismo di ritorno, di cui Di Pietro con i suoi continui litigi con la lingua italiana è forse l’esempio vivente più penoso.

Questa regressione ha contagiato certi giornalisti, certi editori, certi comici, certi attori e via via fino ad arrivare in periferia tra i sinistri politicanti dell’ultima ora (mi riferisco in particolare a Quarto d’Altino) che pur di assurgere al potere non disdegnano gli indispensabili voti anche di coloro che considerano nemici sul piano strettamente politico, salvo poi infangarne nome e dignità quando magari si sentono messi in ombra dagli stessi elettori (e con la benedizione di …). Il peggio (o il meglio) è che, una volta sgombrato il campo da chi ti fa ombra, questi iniziano a scimmiottare gli stessi comportamenti di chi hanno eliminato. La calunnia diventa un’arma formidabile.
L’elettore si sentirà sempre più lontano da questi politicanti di sinistra, finchè l’immoralità che hanno posto in essere a Quarto d’Altino non verrà superata dal dialogo e dal confronto critico (chi semina vento, raccoglierà sempre tempesta). Riprovaci Massimo!

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