La manovrona dei professori (la maschera della sinistra) tanto cara al Presidente della Repubblica e al "gatto e la volpe" (Sarkozy-Merkel) rappresenta un arrogante insulto nei confronti del ceto medio-basso degli italiani. I sacrifici li pagheremo tutti e solo noi, rei di aver condotto un tenore di vita superiore alle nostre disponibilità economiche e di aver condotto la povera Italia alla bancarotta. Parliamoci chiaro: la reintroduzione dell'ICI (con le rendite raddoppiate), l'introduzione dell'IMU, l'innalzamento dell'età pensionabile, l'introduzione del contributivo per tutti, l'aumento delle accise sui carburanti, l'aumento dell'IVA (non la cantante), il furto sui conti correnti, gli aumenti sulla sanità, ecc. incideranno pesantemente sulle classi più deboli dei cittadini; pensionati al minimo e lavoratori dipendenti. In cambio, nessun taglio di previlegi, di sprechi, di cui il nostro Paese è pieno. Si parlava di un parziale taglio delle province, di cura dimagrante di alcuni organi dello Stato ... ma, come per magia, sono scomparsi dal decreto firmato dal Presidente della Repubblica.
DOVE CI PORTERANNO I PROFESSORONI?
Il peso del Fisco in Italia (in % sul Pil) ha fortemente depresso la vita degli italiani e contribuito alla depressione dell'economia: 1980=31,4%, 1985=34,6%, 1995=41,2%, 2000=41,6%, 2005=40,5%, 2006=42,1%, 2007=43,3%, 2008=42,7%, 2009=43,2%, 2010=42,3%, 2011=42,7%, 2012=45,7%, 2013=46,4%, 2014=46,9%.
Non serve un economista per capire che di fronte a queste percentuali non c'è crescita, ma depressione e povertà. Povertà per chi? per le banche, per le caste, per i previlegiati, per i truffatori, per i ricchi? NO!, per i cittadini che hanno sempre lavorato e pagato in silenzio. E' ora di dire basta con l'arma del voto. Arriverà anche il voto, fintanto che sarà garantito.
L'equità non è un opzional, è un diritto.
A proposito di equità: è apparso sulla stampa internazionale (quale onore) che a Comitini (un comune in provincia di Agrigento) popolato da 960 residenti, dove non ci sono risorse, ne industrie, esistono ben 67 dipendenti comunali e 9 vigili urbani che gravano indisturbati sulle spalle dei veri contribuenti, ovvero del Nord. Quanti altri esempi si possono elencare!
E' una strana Italia, la nostra. I sacrifici sono sempre a carico dei "soliti idioti". Più questi aumentano e più aumentano gli sprechi. Non dovrebbe essere il contrario?
Serve un vero FEDERALISMO, solidale per quanto possibile, ma capace di premiare chi governa bene e di sanzionare chi dell'arte del governare ne fa una questione per arricchirsi.
Nessun commento:
Posta un commento