- assenza di una nazione unitaria per effetto dell'esistenza di regioni autonome a statuto speciale (oggi non più giustificabile);
- troppe sono le diseguaglianze economiche tra le regioni del nord e quelle del sud;
- troppo distanti sono le culture antropologiche tra nord e sud (questo è un atteggiamento non razionale che fa dire a chi appena sente parlare di federalismo: "E' un male");
- "Coloro i quali ritengono che esistono dei limiti nella mutabilità di parti determinate della Costituzione non trovano nessun fondamento per le loro idee nella ragione e nel buon senso" ... infatti "la Costituzione repubblicana non deve essere considerata qualcosa da fare una volta per sempre e poi fermi tutti; dovremo abituarci all'idea di un suo cambiamento continuo, progressivo. Essa fissa per un tempo determinato certe norme fino al momento in cui non si decide di cambiarle" (Gianfranco Miglio - Discorsi parlamentari 1992).
Spiace doverlo dire, ma quei partiti che sono stati premiati dal voto perché professavano il Federalismo hanno fallito la loro missione ed hanno piuttosto preferito affondare mani e piedi nella "Roma ladrona". Di fronte alla inadeguatezza dello Stato a garantire giustizia ed equità tra i cittadini (è sotto gli occhi di tutti l'isterismo vessatorio del Governo, che manca del sufficiente pudore di dare il buon esempio in fatto di moralità ed equità nelle misure economiche) eravamo ancorati alla buona idea del Federalismo proposta da Miglio e cioé quello di costruire le basi di un sistema politico alternativo allo stato nazionale, il quale sta diventando sempre più un "pozzo senza fondo", capace solo di ingrassare se stesso.
Costi standard, trasparenza, lotta al clientelismo (vero cancro del nostro sistema a tutti i livelli), lotta al potere per il potere, solidarietà e sussidiarietà reali, non demagogiche, smantellamento delle caste professionali e politiche (si sconfiggerebbe anche l'evasione), giustizia sociale, dovrebbero essere parti essenziali di un vangelo positivo per il Paese.
Constato, con amarezza, che questa classe politica incapace di promuovere il cambiamento, ha fallito la mission.
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