giovedì 28 marzo 2013

"CAMBIAMENTO"

Al peggio non c'è mai fine. Dei danni provocati dai prof.-tecnici, negli ultimi 17 mesi, pare che si siano convinti anche coloro che li avevano acclamati come i salvatori della Patria e dato un poderoso calcio al berlusconismo imperante. I dati del fallimento sono sotto gli occhi di tutti. Pressione fiscale effettiva al 55,6% e forse più (una settantina di nuove tasse), produzione industriale ridotta ai minimi termini (- 6,6% rispetto al -1,7% del 2011), disoccupazione 2012 aumentata del 22,7% rispetto al 2011, disoccupazione giovanile al 38,7%, calo dei consumi e degli investimenti, muoiono 1.000 imprese al giorno. Di contro, è aumentato il debito pubblico di circa 110 miliardi di euro in un solo anno. Alla faccia della riduzione della spesa pubblica. E i morti di titolari di imprese? A mio avviso è omicidio colposo del Governo, per questo dovrebbe essere processato. 
Tra tutte le cattive notizie, una riesce a farci sorridere: "CAMBIAMENTO", parola d'ordine di Bersani, incaricato di formare un governo. Macché accordo tra i tradizionali partiti (non è più di moda). Bersani è l'uomo del cambiamento della politica nostrana (dopo gli schiaffi alle recenti elezioni). Sentite cosa dice l'ex Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio: "Le posso dire su questa questione, su Bnl, che sono venuti da me Fassino ed altri a chiedere se si poteva fare una grande fusione Unipol-Bnl Montepaschi. Io li ho ascoltati ... Erano i primissimi mesi del 2005 o fine 2004. C'erano Fassino e Bersani"  ( Libero 9.03.2013). Bersani non poteva non sapere dell'affare Penati (capo della sua segreteria politica), o dell'affare sanità della Puglia o, ancora, dell'affare Montepaschi di Siena di questi giorni. Possiamo credere che Bersani sia l'uomo del cambiamento? Per piacere non raccontateci frottole!

venerdì 4 gennaio 2013

"FERMARE IL DECLINO"

Se da un lato c'è soddisfazione, almeno per il sottoscritto, per la ritrovata "democrazia del voto", dall'altro rimane la rabbia e delusione per i tredici mesi di un Governo tecnico, che ha saputo imporre, con arroganza, solo tasse e riforme suicide e avviato il Paese in un baratro economico, le cui conseguenze le pagheranno maggiormente le giovani generazioni. E' stato chiamato Governo dei Professori; ora capisco perché la scuola italiana si trova molto lontana dai primi posti nelle classifiche mondiali. Più delle parole, valgono i fatti. Delle otto leggi di riforma poste in essere dal Governo di Monti ((trattasi di Decreti d'urgenza subito controfirmati dal Presidente della Repubblica), nemmeno uno è arrivata al traguardo. Infatti, essi prevedevano l'emanazione di ben 469 decreti attuativi, mentre quelli pubblicati sono solo 73, il 20% circa dell'intero pacchetto. In dettaglio: 1) DECRETO SALVA ITALIA: 89 decreti attuativi previsti, emanati 30; 2) DECRETO CRESCI ITALIA: 62 decreti attuativi previsti, emanati 14; 3) DECRETO SEMPLIFICA ITALIA: 58 decreti attuati previsti, emanati 7; 4) DECRETO SEMPLIFICAZIONE FISCALE: 38 decreti attuativi previsti, emanati 13; 5) DECRETO RIFORMA DEL LAVORO: 22 decreti attuativi previsti, emanati 1; 6) DECRETO SPENDING REVIEW1: 9 decreti attuativi previsti, emanati 3; 7) DECRETO SVILUPPO ITALIA: 82 decreti attuativi previsti, emanati 9; 8) DECRETO SPENDING REVIEW2: 109 decreti attuativi previsti, emanati 16 (Libero mercoledì 2 gennaio). Cosa ne faremo di questa carta straccia?
Ma non basta: Debito pubblico: da 1.916.401 ml (novembre 2011) a 2.014.693 (dicembre 2012), solo 13 mesi dopo; Debito/Pil da: 120,7 a 126,3; Pressione Fiscale:  42,5 (novembre 2011), 44,7  (dicembre 2012), 45,3  (previsione 2013).
Prima però di abbandonare la nave, il Governo ci ha riservato un'altra sventagliata di aumenti per il 2013: Gas, Pedaggi autostradali, Multe, Assicurazioni, Tares, Canone Rai, IVA, Acqua, Poste, IMU2.
Sinistra, Destra, Centro, Chiesa (ad eccezione di qualche partitino, non determinante numericamente)... hanno osannato il Governo Monti fin dall'inizio di questa avventura antidemocratica, convinti che almeno professori universitari con tanto di curriculum internazionale avrebbero salvato il Paese dalla catastrofe economica berlusconiana. Nessun passo in avanti sulla moralità politica da parte dei partiti che hanno continuato a mangiare alle spalle degli italiani. Possiamo aver ancora fiducia di questi politici affamati?
"FERMARE IL DECLINO" si può! basta saper individuare le persone giuste della società civile, disposta ad invertire la rotta di questa nave Italia, che non è ancora affondata, per dar fiducia ai giovani, alle imprese, alle famiglie tartassate. Monti ha il merito (se si può chiamare merito) di aver aperto gli occhi agli italiani, ovvero che ai partiti interessa più salvare la poltrona, che le sorti del Paese. Ora si deve cambiare con il voto, non restando a casa!