Al peggio non c'è mai fine. Dei danni provocati dai prof.-tecnici, negli ultimi 17 mesi, pare che si siano convinti anche coloro che li avevano acclamati come i salvatori della Patria e dato un poderoso calcio al berlusconismo imperante. I dati del fallimento sono sotto gli occhi di tutti. Pressione fiscale effettiva al 55,6% e forse più (una settantina di nuove tasse), produzione industriale ridotta ai minimi termini (- 6,6% rispetto al -1,7% del 2011), disoccupazione 2012 aumentata del 22,7% rispetto al 2011, disoccupazione giovanile al 38,7%, calo dei consumi e degli investimenti, muoiono 1.000 imprese al giorno. Di contro, è aumentato il debito pubblico di circa 110 miliardi di euro in un solo anno. Alla faccia della riduzione della spesa pubblica. E i morti di titolari di imprese? A mio avviso è omicidio colposo del Governo, per questo dovrebbe essere processato.
Tra tutte le cattive notizie, una riesce a farci sorridere: "CAMBIAMENTO", parola d'ordine di Bersani, incaricato di formare un governo. Macché accordo tra i tradizionali partiti (non è più di moda). Bersani è l'uomo del cambiamento della politica nostrana (dopo gli schiaffi alle recenti elezioni). Sentite cosa dice l'ex Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio: "Le posso dire su questa questione, su Bnl, che sono venuti da me Fassino ed altri a chiedere se si poteva fare una grande fusione Unipol-Bnl Montepaschi. Io li ho ascoltati ... Erano i primissimi mesi del 2005 o fine 2004. C'erano Fassino e Bersani" ( Libero 9.03.2013). Bersani non poteva non sapere dell'affare Penati (capo della sua segreteria politica), o dell'affare sanità della Puglia o, ancora, dell'affare Montepaschi di Siena di questi giorni. Possiamo credere che Bersani sia l'uomo del cambiamento? Per piacere non raccontateci frottole!
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