venerdì 10 luglio 2009

Il “PORTA a PORTA”: primo passo falso

E’ stato recapitato presso le nostre abitazioni il nuovo calendario della raccolta rifiuti porta a porta, all’interno del quale sono apparse alcune novità che riguardano la raccolta del vetro ogni due settimane e la sospensione del servizio di raccolta del verde e ramaglie dal 1° novembre al 28 febbraio successivo.

In Consiglio comunale (25.06.2009) ho chiesto: primo, quale vantaggio hanno i cittadini da questo taglio del servizio, atteso che a fronte di una quantità di servizi concordati corrisponde un canone che i cittadini pagano. Se taglio un servizio, ne consegue anche un taglio del canone. Secondo, dove vanno gli sfalci del verde effettuati in questi quattro mesi?
La risposta dell’Amministrazione sul primo quesito è stata incomprensibile, mentre sul secondo quesito la risposta è stata (viene riportata anche sul deplian): i cittadini devono portare gli sfalci verde e ramaglie presso l’Ecocentro! (gratuitamente!).
Per avere una idea della quantità degli sfalci di verde nei mesi in cui il servizio viene sospeso, basta analizzare i dati della stagione passata:
novembre 2008: 48,18 tonn.
dicembre 2008: 21,10 tonn.
gennaio 2009: 8,78 tonn.
febbraio 2009: 20,82 tonn.
per un totale di: 98,88 tonnellate di verde e ramaglie che i cittadini dovranno portare all’Ecocentro di Marcon (o forse a Quarto d’Altino, se sarà agibile).

Perché eliminare il servizio? Non si poteva garantirlo magari ogni 15/20 giorni?
Il buon senso potrà garantire che questo materiale non trovi altre strade: o disperso nel territorio o introdotto nel secco, considerato che molti cittadini non hanno la possibilità di portarlo presso l’ecocentro. Così si vanificano gli sforzi compiuti per garantire una raccolta differenziata degna di un paese civile che rispetta l’ambiente.
Il contratto con Veritas è stato stipulato per cinque anni, appunto, per contenere le tariffe, salvo gli aumenti, anno per anno, secondo gli indici Istat (3-4%), dovuti per legge. Se qualcuno ha fatto male i conti, non deve certo rivalersi sui cittadini.
Abbiamo detto un no convinto agli inceneritori di Mogliano e Silea perché procurano un danno ambientale. Tagliare il porta a porta, anche temporaneamente, significa dar ragione a chi questi inceneritori li vuole realizzare!
Diamo voce nelle assemblee di settembre contro questa politica antiambientale!

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