Prendo volentieri un passo dell’editoriale di Vittorio Feltri, pubblicato sul “Giornale” di sabato 26 settembre scorso, che condivido pienamente: “... delinea la miserrima strategia in cui confida la sinistra caciarona per demolire la maggioranza ed il governo cui l’Italia deve la tenuta nonostante la crisi economica e finanziaria più devastante degli ultimi novant’anni. Una sinistra che non digerisce la cessione del timone ad altri e che si illude di riprenderselo con mezzi di fortuna. Ci ha provato con la mobilitazione di magistrati “vicini”, ci ha provato con il conflitto di interessi, ci ha provato rincorrendo ad un arsenale pornografico ( dimenticandosi le inchieste in Puglia a carico della sinistra) e ora, disperata e in totale mancanza di fantasia, ci prova con la libertà di stampa negata non si sa da chi. Una libertà di stampa scambiata per libertà di insolentire e di inventare storie surreali e usata al posto dell’olio di ricino. Falce e manganello: ecco i nuovi simboli degli ex comunisti ridotti alla fame di consensi e di posti.”
Cosa centra questo discorso con chi amministra Quarto d’Altino? Centra eccome!
Perché nel corso del Consiglio comunale del 24 settembre scorso la maggioranza ha votato una mozione con la quale si invita il Presidente del Senato e della Camera dei Deputati a riportare in discussione al Parlamento (per modificarla) la cosiddetta legge “Pacchetto sicurezza”, ritenuta incostituzionale e lesiva dei diritti umani. Malgrado la legge sia stata promulgata e resa esecutiva dal Capo dello Stato Giorgio Napoletano. Ciò dimostra una insofferenza e disprezzo per il Parlamento (democraticamente eletto dal popolo) solo per il fatto che la maggioranza di esso è composto da uomini e donne di centrodestra. Nell’assurda ipotesi che ritorni in Parlamento, cosa voterebbero gli stessi uomini e le stesse donne di centrodestra (la maggioranza)?
Altra chicca. La maggioranza ha approvato un testo di Convenzione tra i Comuni di Mogliano Veneto, Casale sul Sile, Marcon, Casier e Preganziol per una azione unitaria di contrasto alla realizzazione del progetto di un sistema di termovalorizzazione alimentato con rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi nei Comuni di Mogliano Veneto e Silea. Detto testo prevede un esborso di decine di migliaia di euro per consulenze, incarichi, prebende varie (a chi?) a sostegno della non realizzabilità dei due impianti.
Chi scrive è nettamente contrario alla realizzazione dei due termovalorizzatori. Lo dimostra il fatto che, nel 2007, si è attivato a far si che il Consiglio regionale approvasse una mozione affinché la Giunta regionale non emani alcuna autorizzazione per la costruzione dei due impianti. Anziché spendere soldi in consulenze inutili, perché i Sindaci interessati non chiedono un incontro urgente con il Governatore veneto per dimostrare la fondatezza delle proprie tesi contrarie? (con quei soldi è meglio asfaltare qualche strada)
Mentre il Sindaco si diletta con i sondaggi tra i cittadini (non sono voti elettorali, Sig. Sindaco), Via Pascoli continua ad essere invasa da auto e camions (migliaia al giorno), malgrado i divieti ed in assenza di controlli e malgrado le promesse (da marinaio) sull’asfaltatura della stessa via e di via Tommaso Abate (era prevista per il 15 luglio scorso). Anche l’incrocio in centro è desolante! Più rischioso di prima.
Una notizia buona: a tutto agosto, la percentuale di raccolta differenziata con il Porta a Porta è salita al 77,50%. Ho l’impressione che con la paventata sospensione della raccolta del verde nel periodo invernale proposta da chi amministra si voglia invertire la rotta.
Nessun commento:
Posta un commento