Recentemente, in Commissione Affari Costituzionali del Senato, il Capo della Polizia Antonio Manganelli ha ricordato che “in Italia esiste una situazione di indulto quotidiano che rende inutile l’azione delle forze di polizia; non c’è alcune certezza della pena. Occorre mano dura nei confronti della clandestinità e durissima verso le organizzazioni criminali che la sfruttano. In questo momento il 35% della popolazione carceraria è composta da immigrati clandestini e il 30% dei reati predatori (furti, rapine, truffe) sono commessi da immigrati clandestini.”
“Dunque, basta ipocrisie, basta col giochino che si esercita nel dipingere come cattivo colui che contrasta la clandestinità e buono, invece, che la tollera e l’accoglie. Questi ultimi danno in pasto queste persone alle belve che sono nelle organizzazioni criminali. Questa è la verità che è ben chiara alle forze di polizia di tutta Europa”. (Libero 29.12.2010)
Questa ennesima dichiarazione è stata la conseguenza di una sentenza della Corte Costituzionale (non è la prima e non sarà l’ultima) che ha dichiarato non punibile il clandestino che non abbia reiteratamente rispettato l’ordine di espulsione perché in stato di indigenza e ne ha ordinato la scarcerazione, malgrado sia stata approvata dal Parlamento una specifica legge. Liberi, ma clandestini?
Se poi constatiamo che coloro che hanno messo a ferro e fuoco la Capitale nelle recenti manifestazioni sono stati scarcerati poche ore dopo l’arresto, si comprendono i mille motivi del mugugno delle Forze dell’ordine. A quale magistrato dobbiamo chiedere giustizia? Secondo me alcuni magistrati stanno “occupando” la politica per meglio difendere i propri privilegi.
Senza andar lontano, il Prefetto di Venezia ha intimato al Sindaco di Quarto d’Altino (art. 650 Codice Penale) di togliere il color rosso dagli attraversamenti pedonali perché vietate dal Codice della Strada e dalla normativa europea.
A distanza di due mesi dall’ordine impartito, nulla è cambiato. La legge può attendere; meglio spedire al mittente l’ordine, tanto lo fanno tutti!
Il 24 febbraio 2010 i cittadini di Via Pascoli hanno chiesto al Sindaco di far intervenire l’ARPAV al fine di accertare: 1) Quanto inquinamento ambientale da polveri sottili è presente nel centro a seguito dell’apertura dell’autostrada; 2) Quanto inquinamento da rumore; 3) Quanti veicoli transitano. Dopo 10 mesi di silenzio, ancora silenzio, peggio è sempre colpa di qualcun’altro!
Il Sindaco ha dichiarato in assemblea di voler chiudere Via Stazione, malgrado i cittadini siano contrari, non per hobby, ma perché non esiste viabilità alternativa. Dov’è lo studio sulle strade comunali? Cosa devono fare i cittadini di Via Stazione di fronte all’arroganza?
Significa mettere in “quarantena permanente” i residenti.
Quest’anno si è inaugurato un nuovo Piano Neve. Quello del “FAI DA TE” perché, a parte una spolveratine di sale (solo al di sotto di -6 gradi) sulle strade principali di scorrimento, sulle altre bisogna arrangiarsi! Un ritorno alla preistoria.
Anche il 2010 ha chiuso i battenti e si apre una nuova stagione politica con il 2011. Mi auguro che il futuro sia meno tetro del passato e ci riservi un cambiamento reale nella vita quotidiana.
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