"Si resiste a tutto tranne alle tentazioni", diceva Oscar Wilde. E la tentazione a tassare del Governo Monti è forte. La 58° tassa è arrivata con lo scherzo del 1° aprile: +5,8% della bolletta dell'elettricità. La 59° tassa arriverà il 1° maggio prossimo con un nuovo aumento del 4%, sempre della bolletta elettrica. Così nel trimestre aprile-giugno +9,8% di aumento. Non parliamo del gas perché nel trimestre aprile-maggio aumenterà dell'1,8%. Il 40% degli aumenti è dovuto da solo per il contributo (incentivo) per pagare i pannelli solari altrui e, più in generale, per le energie rinnovabili, che nel 2012 saranno pari a 10,6 miliardi, a carico delle famiglie italiane (+ 70 euro cadauna). Questa montagna di soldi viene così suddivisa: 6 miliardi per il fotovoltaico, 1,8 miliardi per i certificati verdi, 1,2 miliardi per le fonti assimilate (impianti di cogenerazione), 1,4 miliardi per gli strumenti incentivanti (fonte Autorità per l'energia e il gas). Senza questi incentivi il prezzo dell'energia sarebbe più leggero del 16%. E siccome la durata prevista per gli incentivi è di vent'anni, se non saranno cambiate le regole il salasso finale sarà superiore ai 200 miliardi di euro. Insopportabile!
Di fronte a questa corsa alle tasse (a giugno scatterà la 60° tassa, cioè l'IMU) pare non interessi a nessuno (forse per questo Monti continua a tartassare gli italiani), nemmeno a quei partiti politici che hanno sempre predicato il taglio delle tasse, l'occupazione, il lavoro, senza minimamente indignarsi perché non vengono ridotti i costi dello Stato: spesa pubblica che continua a crescere, tagli degli enti inutili, costi della politica (vedi gli scandali scoppiati per i soldi dati ai partiti), i vitalizi dei parlamentari, le auto blu, ecc.). Nessun segno di ravvedimento delle caste, solo tasse, tasse. Tanto sopportano e pagano. Quale futuro per i nostri figli?
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