giovedì 24 dicembre 2009

A proposito di INCENERITORI

Ormai sono parecchi anni che Unindustria di Treviso sta spingendo nei confronti della Regione Veneto per la realizzazione di due inceneritori a Silea e a Bunisiolo di Mogliano Veneto, per una capacità di incenerimento di 250.000 + 250.000 tonnellate di rifiuti industriali non pericolosi.
Molte sono state, e continuano ad essere percorse, le iniziative dei cittadini contro l'approvazione e la realizzazione dei due inceneritori, convinti dei danni che la loro attivazione potrà produrre nei territori sui quali sono previste le ricadute dirette ed indirette.
Ci sono, però, due buoni motivi per bocciare l'iniziativa di Unindustria di Treviso:
  1. Nelle Province di Venezia, Treviso e Belluno è stata dimostrata una produzione di rifiuti industriali pari a 560.000 tonn. Se a questo quantitativo togliamo 284.000 tonn. circa di materiale di fardaggio (pallets=legno) e 173.000 tonn. circa di residui di lavorazione del legno (questo materiale è richiesto da circa 300 aziende del Trevigiano per la ri-lavorazione), restano circa 85.000 tonn. che rappresentano il tot per l'incenerimento. Perché allora due inceneritori da 250.000 tonn. cadauno?
  2. Il secondo motivo che mi tranquillizza - molto più delle iniziative promosse dai Comuni, tra i quali anche Quarto d'Altino, sui cui territori potrebbe insistere un futuro danno ambientale e che stanno spendendo denaro dei cittadini per consulenze e pareri di esperti - è rappresentato dalla risoluzione n. 26 della 71° seduta pubblica del Consiglio regionale del 22 febbraio 2007, presentata dalla Lega Nord (Caner e Manzato) e votata a maggioranza dei consiglieri regionali (28 voti a favore della risoluzione, 16 contrari, 1 astenuto). La citata risoluzione prevede: a) che sia il Consiglio regionale e non la Giunta ad approvare eventuali impianti di termovalorizzazione per lo smaltimento dei rifiuti speciali o industriali; b) che venga predisposto un Piano per lo smaltimento di detti rifiuti e che questo Piano contenga elementi fondamentali, quali le quantità e le qualità dei rifiuti prodotti nel territorio, l'indicazione delle metodologie e degli obiettivi per la riduzione alla fonte dei rifiuti speciali, l'individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti. Infine, il Consiglio regionale ha imposto alla Giunta il veto a qualsiasi autorizzazione per la realizzazione di impianti, quali quelli proposti da Unindustria di Treviso.
La "Politica" deve dare risposte alle istanze dei cittadini, quando queste sono fondate. In questo caso bisogna ringraziare la "Politica" per il segnale forte e chiaro dimostrato, in barba ai Sindaci che sperperano denaro pubblico per pagare esperti e poi si lamentano che il Governo taglia i trasferimenti.

venerdì 4 dicembre 2009

MOSCHEE in cambio di Chiese

È capitato nel Consiglio comunale del 30 novembre scorso, in occasione di un ordine del giorno presentato dal sottoscritto, che richiamava l’attenzione sul diritto di esporre i crocifissi nelle aule scolastiche (anche in relazione alla recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo), ritenendolo, personalmente, un atto di civiltà. Apriti cielo! Sono piovute dalla maggioranza le peggiori critiche miste al solito “cristiano odio” che i nostrani catto-comunisti sono abituati a seminare nei confronti degli avversari politici: razzista! Demagogo!
Premesso che essere insultato da questi per me è motivo di orgoglio, essendo il sottoscritto favorevole all’immigrazione, ma quella che rispetta le regole del paese che la ospita e mostri veramente la volontà di integrarsi. Dei mille circa residenti a Quarto d’Altino, quanti sono veramente integrati? Dimostratelo!
È’ stato detto: libertà di religione. La tabella che segue è la controprova.



Insomma, il crocifisso spaventa i bambini stranieri, i cui genitori magari sono di altra confessione religiosa, li turba, fagocita le loro menti. Molte volte mi sono domandato: chi contribuisce di più allo sviluppo cognitivo dei bambini delle elementari: il crocifisso o certi discorsi pronunciati (magari ossessivamente e ripetutamente) dai loro insegnanti? Qualche dubbio è legittimo averlo. In altre parole devo rinunciare ai miei convincimenti, ai miei simboli, ai miei principi per compiacere a chi (straniero) viene a casa mia e pretende di imporre i propri simboli. Accoglienza si, ma senza svendere ciò in cui credo.

giovedì 3 dicembre 2009

AMIANTO ... storia infinita

Molti si stanno chiedendo il perché dei ritardi per l’eliminazione dell’amianto dal magazzino (ex essiccatoio) di fronte all’Azienda agricola “Le Tresse”, interessato dal Piano di Recupero (PIRUEA) “La Conca” a Portegrandi. Ed è comprensibile la preoccupazione dei residenti per le conseguenze sanitarie che possono derivare dalla mancata bonifica dell’area, in conseguenza del continuo degrado che la struttura subisce.

mercoledì 4 novembre 2009

IL PONTE... dei desideri

Del ponte che collega Quarto d’Altino e “Musestre” sono piene le cronache. Infatti, molto si è detto e scritto, talvolta a sproposito.
Bisogna sgombrare il campo dalle nebbie e chiarire alcune cose:
1. il Ponte appartiene al Comune di Quarto d’Altino ed al Comune di Roncade (proprio così: metà appartiene a Roncade);
2. il tanto desiderato nuovo ponte da costruirsi accanto all’autostrada (in sostituzione dell’attuale) non si farà! (così si è espressa la Regione e le Autovie Venete).
In una delle ultime riunioni pubbliche, il Sindaco di Quarto d’Altino ha illustrato la “cartella clinica” del ponte (ovvero lo stato tecnico dello stesso) ed ha deciso che si dovrà procedere alla manutenzione, cambiando i due longaroni di acciaio laterali e la sistemazione dei gard-rail, che ridurranno la larghezza del ponte a 4,60 metri, ovvero, riducendo la larghezza naturale, tanto da creare – per certi versi – un senso unico alternato. Spesa prevista: 300/350.000 euro.
Vale la pena mantenere un ponte strategico di comunicazione tra due Comuni e tra due Province in queste condizioni precarie, se non è possibile ricorrere ad una concreta collocazione alternativa?
Non è meglio realizzare le condizioni per avere un ponte decente e definitivo con larghezza tale da consentire due sensi di marcia di dimensioni normali, spendendo qualcosa in più?
Oggi la tecnologia consente di intervenire in modo rapido ed efficace sia in materia dei cementi armati, che sulle strutture di acciaio, così come hanno fatto con il ponte ferroviario. Bisogna però promuovere un vero dialogo tra i Comuni, coinvolgendo le due Province e, se necessario, anche la Regione. Allo stato attuale, pare che il Sindaco di Quarto d’Altino non abbia le idee chiare, perché, autonomamente, ha inserito nel bilancio del Comune l’intera posta economica per la manutenzione e voglia procedere come ha deciso lui, incurante del fatto che lascerà in eredità disagi per le due comunità e un’opera incompleta e che costringerà, fra qualche anno, gli amministratori futuri a mettere mano ai portafogli dei cittadini per rifare il ponte.

Caro Sindaco, non vorrai mica essere ricordato in futuro per questa bufala?

giovedì 8 ottobre 2009

TASSA RIFIUTI: come farsi rimborsare l’IVA

Chi gode del servizio di asporto rifiuti nel nostro Comune avrà notato che sulle bollette-fatture che riceviamo dal gestore del servizio viene addebitata l’IVA. Grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale (n. 238 del 12 luglio 2009, depositata in Cancelleria il 24 luglio 2009) l’IVA non è dovuta. La Corte (si ricorda che è il massimo organo previsto dalla Costituzione, nei confronti del quale nessuno può opporsi) ha equiparato ciò che noi paghiamo per il servizio ad un tributo (tassa), non soggetto quindi all’applicazione dell’IVA. (sulle tasse non si paga l’IVA)
Quindi si apre la porta per chiedere il rimborso dell’IVA (sia sulla TARSU, che sulla TIA) indebitamente pagata e non dovuta e limita tale possibilità di recupero per gli ultimi 10 (dieci) anni, ovviamente per chi ha il titolo per farlo, ovvero per chi è in possesso delle relative fatture.
Cosa fare per recuperare l’IVA?
1. spedire due raccomandate con ricevuta di ritorno al Comune ed al Gestore del servizio (Veritas SpA), stampando il fac simile allegato, con le quali si chiede il rimborso dell’IVA per gli anni che siamo in grado di dimostrare con le fatture e per bloccare che sulle prossime fatture sia ancora corrisposta l’IVA;
2. aspettare 90 (novanta) giorni per la risposta dei due soggetti ai quali sono state indirizzate le richieste (non è detto che rispondano);
3. entro i successivi 60 giorni, di fronte al diniego o al silenzio, si può presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale. Detto ricorso si può farlo come singolo contribuente se il valore del rimborso risulti inferiore a 2.582,28 euro. Sopra questa cifra è necessaria l’assistenza di un legale.
Attenzione:
nella richiesta di rimborso bisognerà compilare uno specchietto (già inserito nel fac simile) dove segnare il numero della fattura e data, l’importo imponibile, ed infine l’importo dell’IVA al 10% di cui si chiede la restituzione;
come detto, la prescrizione è decennale e con l’invio delle raccomandate si interrompe il termine;
è possibile presentare la richiesta di rimborso fino al 24 luglio 2011. Se si effettua la richiesta entro quest’ultimo termine, ovviamente il rimborso partirà dal 2001. Chi effettuerà la richiesta entro il 2009, il rimborso decorrerà dal 1999;
oltre a riempire lo specchietto anzidetto, bisogna allegare copia delle fatture pagate, oppure copia dei bollettini postali pagati. La richiesta deve comunque essere corredata dalle relative pezze giustificative.

Veritas SpA fa sapere che fino a quando il Governo non emanerà una legge per applicare quanto la Corte Costituzionale ha stabilito, continuerà ad applicare l’IVA al 10% sui servizi che fatturerà.
(Fuori sacco: la Corte Costituzionale ha bocciato il Lodo Alfano che tutti conoscono: non è mica servita una legge per rendere esecutiva la sentenza).

mercoledì 30 settembre 2009

LIBERTA’ di informazione

Prendo volentieri un passo dell’editoriale di Vittorio Feltri, pubblicato sul “Giornale” di sabato 26 settembre scorso, che condivido pienamente: “... delinea la miserrima strategia in cui confida la sinistra caciarona per demolire la maggioranza ed il governo cui l’Italia deve la tenuta nonostante la crisi economica e finanziaria più devastante degli ultimi novant’anni. Una sinistra che non digerisce la cessione del timone ad altri e che si illude di riprenderselo con mezzi di fortuna. Ci ha provato con la mobilitazione di magistrati “vicini”, ci ha provato con il conflitto di interessi, ci ha provato rincorrendo ad un arsenale pornografico ( dimenticandosi le inchieste in Puglia a carico della sinistra) e ora, disperata e in totale mancanza di fantasia, ci prova con la libertà di stampa negata non si sa da chi. Una libertà di stampa scambiata per libertà di insolentire e di inventare storie surreali e usata al posto dell’olio di ricino. Falce e manganello: ecco i nuovi simboli degli ex comunisti ridotti alla fame di consensi e di posti.”
Cosa centra questo discorso con chi amministra Quarto d’Altino? Centra eccome!

venerdì 10 luglio 2009

Il “PORTA a PORTA”: primo passo falso

E’ stato recapitato presso le nostre abitazioni il nuovo calendario della raccolta rifiuti porta a porta, all’interno del quale sono apparse alcune novità che riguardano la raccolta del vetro ogni due settimane e la sospensione del servizio di raccolta del verde e ramaglie dal 1° novembre al 28 febbraio successivo.

In Consiglio comunale (25.06.2009) ho chiesto: primo, quale vantaggio hanno i cittadini da questo taglio del servizio, atteso che a fronte di una quantità di servizi concordati corrisponde un canone che i cittadini pagano. Se taglio un servizio, ne consegue anche un taglio del canone. Secondo, dove vanno gli sfalci del verde effettuati in questi quattro mesi?
La risposta dell’Amministrazione sul primo quesito è stata incomprensibile, mentre sul secondo quesito la risposta è stata (viene riportata anche sul deplian): i cittadini devono portare gli sfalci verde e ramaglie presso l’Ecocentro! (gratuitamente!).
Per avere una idea della quantità degli sfalci di verde nei mesi in cui il servizio viene sospeso, basta analizzare i dati della stagione passata:
novembre 2008: 48,18 tonn.
dicembre 2008: 21,10 tonn.
gennaio 2009: 8,78 tonn.
febbraio 2009: 20,82 tonn.
per un totale di: 98,88 tonnellate di verde e ramaglie che i cittadini dovranno portare all’Ecocentro di Marcon (o forse a Quarto d’Altino, se sarà agibile).

Perché eliminare il servizio? Non si poteva garantirlo magari ogni 15/20 giorni?
Il buon senso potrà garantire che questo materiale non trovi altre strade: o disperso nel territorio o introdotto nel secco, considerato che molti cittadini non hanno la possibilità di portarlo presso l’ecocentro. Così si vanificano gli sforzi compiuti per garantire una raccolta differenziata degna di un paese civile che rispetta l’ambiente.
Il contratto con Veritas è stato stipulato per cinque anni, appunto, per contenere le tariffe, salvo gli aumenti, anno per anno, secondo gli indici Istat (3-4%), dovuti per legge. Se qualcuno ha fatto male i conti, non deve certo rivalersi sui cittadini.
Abbiamo detto un no convinto agli inceneritori di Mogliano e Silea perché procurano un danno ambientale. Tagliare il porta a porta, anche temporaneamente, significa dar ragione a chi questi inceneritori li vuole realizzare!
Diamo voce nelle assemblee di settembre contro questa politica antiambientale!

lunedì 1 giugno 2009

Lettera aperta al Sindaco – Uscita Passante di Mestre a Quarto d’Altino

Egregio Signor Sindaco,
con la presente denuncio, ancora una volta, la Tua latitanza nell’affrontare uno dei nodi fondamentali legati all’uscita della Tangenziale e del Passante di Mestre, il cui traffico, in questi ultimi mesi, ha invaso le strade comunali di Quarto d’Altino, non solo di Via Pascoli, ma di quasi tutte le altre (Via Aquileia, Via Gramsci, Via A. Moro, Viale Kennedy, ecc.).
Gli ultimi rilevamenti dimostrano una presenza sulle strade comunali di circa 20.000 autoveicoli, almeno il 50% di essi derivante dall’apertura del Passante (8.02.2009), in barba al danno ambientale, che pare non interessi ad alcuno.
Ciò è dovuto anche dal fatto che Tu non hai ascoltato i suggerimenti dei consiglieri di opposizione in occasione del Consiglio comunale (18.09.2008), nel corso del quale sono state suggerite le stesse proposte alternative di oggi. Solamente quando hanno protestato i cittadini hai posto in essere alcune soluzioni-tampone, purtroppo tardive.
Nel corso del Consiglio comunale del 28 aprile scorso, si è discusso su una petizione sottoscritta dai cittadini di Via Pascoli con la quale si chiedeva, tra l’altro, il collegamento tra il tratto di Via Pascoli (angolo Soteco) e la vecchia uscita della Tangenziale, Tu hai promesso che ti saresti attivato in tal senso presso gli enti competenti. Anche in questo caso una promessa al vento! La certezza si è materializzata nell’incontro con i vertici regionali di mercoledì 27 maggio 2009, i quali hanno confermato l’assenza di qualsiasi richiesta da parte del Sindaco di Quarto d’Altino, mentre si sono espressi favorevoli al citato collegamento alla Tangenziale (perché ragionevole e di poco costo e anche perché potrebbe essere utile nel completamento delle opere accessorie al Passante).
Disarmante!
Viene spontanea una domanda che in molti si sono fatti: Contano di più i cavalli di Biasuzzi (i quali sono stati tutelati da una barriera fonoassorbente) o l’incolumità ambientale dei cittadini di Quarto d’Altino?
Signor Sindaco, Ti invito a convocare urgentemente una Conferenza di Servizi tra i rappresentanti degli enti in questione (Regione, Veneto Strade, Autovie Venete, Anas, ecc.) al fine di riparare parzialmente il danno, causato per Tua negligenza.

P.S. Non addossarmi responsabilità: primo perché non mi hai mai coinvolto sulle trattative del Passante (hai sempre detto ai cittadini ed in Consiglio che sulle opere legate all’autostrada sei intervenuto sempre in prima persona. Oggi Ti fa comodo scaricare colpe al sottoscritto, viste le critiche); secondo perché Ti ho sempre ricordato che le opere accessorie dovevano essere contestuali all’apertura del Passante. Ma Tu hai sempre fatto orecchio da mercante! Quando si getta fango sugli altri per coprire le proprie responsabilità significa essere privi di idee.
Dimettiti! Renderesti un buon servizio al Paese.

Il Consigliere comunale: Celestino MAZZON

lunedì 16 febbraio 2009

La famiglia al centro della riforma della scuola

Si sono spenti i riflettori sulla scuola pubblica, all’indomani dell’emanazione dei Regolamenti attuativi da parte del Consiglio dei Ministri sulla scuola Primaria e Secondaria (19.12.2008) e all’indomani dell’approvazione da parte del Parlamento della riforma dell’Università (9.01.2009).
L’onda di protesta studentesca si è infranta miseramente, essendo state superate le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni degli insegnanti ed accolte le richieste delle famiglie, queste ultime poste al centro della nuova organizzazione scolastica.

giovedì 5 febbraio 2009

Il “PORTA a PORTA”: successo annunciato

I detrattori sono stati sconfitti. Amministratori e qualche incredulo cittadino, di fronte alle prime difficoltà sull’avvio del nuovo sistema di raccolta rifiuti, sono stati sconfessati.
Accade sempre. Quando non si hanno gli attributi per affrontare e risolvere i problemi, è più comodo scaricarne le responsabilità “ad altro” ed attribuirsene i meriti qualora il sistema funzioni.

Come ha funzionato la raccolta.
Come noto, il Piano finanziario 2008 prevedeva due modalità di raccolta:
Gennaio – settembre = raccolta a cassonetti stradali
Ottobre – dicembre = raccolta “Porta a Porta”
Previsione raccolta differenziata anno 2008 = 55% RD
Cosa è avvenuto:
gennaio: RD 40,50%
febbraio: RD 45,43%
marzo: RD 41,43%
aprile: RD 47,48%
maggio: RD 42,94%
giugno: RD 47,72%
luglio: RD 56,97%
agosto: RD 58,31%
settembre: RD 50,83%
ottobre: RD 86,21%
novembre: RD 78,58%
dicembre: RD 69,47%
MEDIA: RD 54,28%

I cittadini di Quarto d’Altino hanno affrontato il nuovo sistema di raccolta con il piede giusto, sapendo che gran parte del successo viene attribuito a loro ed, in misura più ridotta, alla organizzazione della raccolta che, finora, è stata più che positiva, grazie anche al lavoro dell’ufficio ambiente del Comune.
Credo che il 70-75% di RD (raccolta differenziata) possa essere un obiettivo raggiungibile per il 2009; ogni punto in percentuale in più va a vantaggio delle tasche dei cittadini e dell’ambiente che ci circonda.

Gli sforzi dei cittadini devono essere compensati dalla realizzazione dell’ecocentro a Quarto d’Altino, al fine di diminuire i disagi per i conferimenti a Marcon.